Arbeit Macht Frei (SHOAH)

“ARBEIT MACHT FREI (SHOAH)”
Produzione: associazione culturale Il Vello d’Oro
Regia: Luigi Angiuli
Personaggio: imputato Hoffman, testimoni diversi
In occasione della Giornata della Memoria
27 Gennaio 2014

Arbeit macht frei (che in tedesco significa: “Il lavoro rende liberi”) era il motto posto all’ingresso di numerosi campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale.
La scritta assunse nel tempo un forte significato simbolico, sintetizzando in modo beffardo le menzogne dei campi di concentramento, nei quali i lavori forzati, la condizione disumana di privazione dei prigionieri e sovente il destino finale di morte, contrastavano con il significato opposto del motto stesso.
Dal 20 Dicembre 1963 al 20 Agosto 1965 si svolse a Francoforte sul Meno, un processo contro un gruppo di SS e di funzionari del LAGER di Auschwitz. Per la prima volta la Repubblica federale tedesca affrontava in maniera impegnativa le responsabilità individuali, dirette, imputabili a esecutori di ogni grado attivi nei recinti di Auschwitz.
Il processo si svolse nel corso di 183 giornate, nelle quali vennero ascoltati 409 testimoni, 248 dei quali sopravvissuti ai lager.
La sentenza fu emessa il 19 agosto del 1965; 6 imputati furono condannati all’ergastolo, 11 furono condannati dai 3 ai 14 anni di prigione, 3 furono assolti.

L’Associazione Culturale IL VELLO D’ORO mette in scena uno spettacolo teatrale che non vuole essere una commemorazione delle vittime del nazismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati, bensì una vera e propria Testimonianza, perché Questo possa non rimanere un semplice ricordo!