Lettera sguercia scritto inzuppato ovvero porcate mozartiane

Lettera Sguercia“LETTERA SGUERCIA SCRITTO INZUPPATO
OVVERO
PORCATE MOZARTIANE”
di STEFANO MASSINI
Produzione: Altair – Bari
Regia: LINO DE VENUTO (Attore) – FLORIANA UVA
Personaggio: Amadeus Mozart
2009

 

 

Il testo è ispirato a “Lettere alla cugina” dell’indiscusso genio musicale Amadeus Wolfgang Mozart che spesso trascorreva il suo tempo a scrivere a sua cugina, appunto, Anna Maria Thekla, detta Bàsle. Sfogliando l’epistolario di cui solo da pochi anni si pubblicano edizioni non censurate, scopriamo che Mozart si esprimeva con un linguaggio molto “libero”: e pare che tutti i componenti della famiglia rivaleggiassero molto allegramente fra loro in scurrilità. Qualche studioso del musicista nel tentativo di comprendere la coprolalia ricorrente, i suoi tic verbali, i gesti compulsivi e gli atteggiamenti bizzarri, stravaganti e buffoneschi, ha parlato di Sindrome di Gilles de la Tourrette. Tra tante supposizioni quel che è certo è che oltre al bisogno di comporre musica, Amadè, avvertiva il bisogno di comporre versi sconci. Per molti è un paradosso che l’uomo che seppe scrivere musica tanto sublime usasse poi un linguaggio così “indecente”. Macché indecente, replicano altri, le sue rime e i giochi di parole, la sua indole selvaggia e la sua irriverente giocosità ci restituiscono il carattere più profondamente autentico e intimo del genio musicale. Le “lettere alla cugina” non è stato altro che il maccheronico laboratorio di prova dove Mozart avrebbe anticipato il mondo popolato da demoni, divinità e personaggi vari che prenderà vita nelle opere del suo ultimo decennio.

Lino De Venuto

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